In una tranquilla strada di Soho, in una zona ciotolata, si trova un hotel che ha saputo coniugare l’eleganza inglese kitsch ma classica, con la contemporaneità: The Crosby Street Hotel.
86 camere su 11 piani, curate nel design da Kit e Tim Kemp, ovvero i fondatori della Firmdale Hotels. L’azienda londinese ha voluto portare anche a Manhattan il proprio stile fresco e contemporaneo, scegliendo Soho come location, in quanto è definita la zona di Manhattan più pittoresca ed artistica. L’intenzione originaria era quella di ricreare un villaggio, non troppo londinese e neppure troppo americano, ma semplicemente un villaggio, quindi una struttura che oltre ad avere tutti i servizi che vi si trovano, sapesse trasmettere la sensazione di familiarità.
Lo stile di The Crosby Street Hotel appare come il contrario di minimal e monocromatico, tendenze molto diffuse negli hotel di New York: un sapiente mix di moderno e vintage. L’unico requisito richiesto dal titolare Paul Taylor di Stonehill & Taylor, nella progettazione, era quello di inserire le finestre Crittall, che oltre ad essere presenti negli ambienti comuni, sono elemento distintivo delle camere e delle suite.
La struttura comprende anche un bar-ristorante, un patio su Lafayette Street utilizzato nel periodo estivo, un giardino privato per gli ospiti, diverse sale per eventi e riunioni, una palestra, un salotto ed un cinema da 99 posti, al piano interrato, che ricrea l’atmosfera delle vecchie sale da proiezione, decorato con poltrone Arree Frau, che ospita regolarmente film ed eventi.
Una piccola piazza di granito, con ciotoli bianchi e neri, rendono l’arrivo all’hotel, un’esperienza speciale.
Interessante è il giardino interno che oltre a permettere alla luce naturale di irradiarsi in gran parte delle stanze, ha due diverse entrate: è stato, infatti, acquistato anche l’edificio sul retro dell’hotel, che ha permesso la realizzazione di due “giardini segreti”. Fasci di luce naturale entrano nella struttura da entrambi i lati, permettendo così ad ogni ambiente di ricevere il beneficio della luce del giorno, situazione abbastanza insolita a New York.
La sostenibilità era un requisito fondamentale da seguire nella costruzione tanto che è stato realizzato un prato al secondo piano e uno all’undicesimo, completo di polli che daranno modo agli ospiti della struttura di ricevere uova fresche tutte le mattine per colazione.
Per quanto riguarda gli arredi sono stati curati nei minimi dettagli, tanto da far ipotizzare che l’arredamento sia stato progettato con il concept di una casa di famiglia, con attenzione ai colori e ai materiali.
Animali mitici addobbano gli schienali delle sedie del ristorante in stile anni ’50, mentre coperte argentine sono state trasformate in sedie dall’aspetto ruvido.
Il salotto, che si trova alla destra della reception, è uno spazio gioioso, in cui i divani in patchwork sono stati cuciti a mano da Kemp.
Le camere sono luminose e lussuose, con bagni in granito ed una buona visione su Soho grazie alle finestre che partono dal pavimento e arrivano fino al soffitto.
Nell’insieme l’hotel appare come una sapiente ricerca della sensazione di casa, e famiglia, con una particolare attenzione ai tessuti e ai rivestimenti murali, con l’inserimento di opere d’arte e pezzi di antiquariato.
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