Partiti all’alba dall’isola di Holbox, abbiamo preso il traghetto delle 7.00 (120 pesos a testa), per arrivare dopo mezz’ora a Chiquila. Abbiamo contrattato il prezzo del viaggio in taxi, in quanto la tariffa per arrivare a Valladolid è di 100 dollari solitamente, ovvero 1700 pesos. Ma insistendo un pochino, con 1000 pesos, ho strappato il passaggio per Valladolid.
La scelta di passare per Vallodilid è dovuta al fatto che nelle nostre ricerche pre viaggio non avevamo trovato molti bus che arrivavano a Merida, dall’altra città di passaggio, ovvero Tizimin. Al contrario però, il nostro taxista ci ha informato che ogni mezz’ora parte un bus per Merdia da Tizimin, ma non sono pullman Ado.
Il viaggio in taxi è stato veloce, lungo strade infinite e soprattutto dissestate. Ma in un paio di ore siamo arrivati alla stazione dei bus Ado di Valladolid. Qui abbiamo comprato il biglietto del pullman con destinazione Merida per 190 pesos a testa e abbiamo viaggiato in prima classe. Devo dire che la comodità è massima sui pullman Ado e il prezzo non dà l’idea del servizio.
A Merida alloggiamo all’Hotel Reforma che si trova a due passi dalla piazza principale, ricavato da una casa coloniale. Appoggiate le valige siamo andati a visitare il centro storico.
I palazzi più importanti si trovano attorno alla piazza centrale che da oggi per quattro giorni sarà colorata e profumata dalle mille bancarelle che la ricoprono per la festa della città.
La Casa de Montejo, costruita nel 1540, riporta ancora il portale originale dove sono state scolpite scene della dominazione spagnola sui Maya.
Camminando attorno a piazza dell’Indipendenza, si trova poi la Cattedrale, e subito dopo il Palazzo del Governo.
Già dal cortile interno è possibile ammirare alcune tele di importanza storica per il popolo Maya.
Ma è al piano superiore che il palazzo da il meglio di sè.
27 dipinti ad olio su fogli d’acciaio intitolati “historia de Yucatàn” che raccontano la storia della conquista spagnola del popolo Maya. Immagini dai colori accesi e dalle forme decise che si mescolano tra loro in una sorta di cubismo,che fa emozionare coloro che amano la storia di questo popolo.
Sempre camminando attorno alla piazza si trova il Palazzo del Municipio.
Spondandosi appena dalla piazza, si trovano la Chiesa del terzo ordine, il Teatro Contreras, e il Teatro Ayala, il Museo della Città e il parco Cepeda Peraza.
Merida è un città colorata, attiva e abitata da persone cordiali e disponibili.
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