Il Quadri, il mitico caffè e ristorante Settecentesco affacciato su Piazza San Marco a Venezia, è stato ristrutturato e ha da poco riaperto al pubblico.
Sono serviti solo 25 giorni per ripristinare la magia originale de Il Quadri sotto la guida di Marino Folin ex direttore IUAV. Il restauro era necessario se si volevano recuperare gli stucchi molto compromessi negli anni e perché il locale ritrovasse lo splendore dei tempi d’oro. Alcuni fregi decorativi originali si erano deteriorati come anche gli stucchi al pian terreno, scomparsi sotto la vernice.
Il progetto è stato realizzato ponendo come domanda fondamentale: quanto presente si può introdurre in un locale del passato senza tradirne la storia? E per questo motivo i fratelli Alajmo, Massimiliano e Raffaele, proprietari del locale, si sono rivolti a Philippe Starck, che ha rinnovato l’ambiente giocando con la storia e ricreando un’atmosfera romantica e leggermente surrealista.
La nuova tappezzeria applicata ai muri delle sale al primo piano è firmata Starck e in oro sono disegnati i volti dei proprietari attuali mescolati ad antichi motivi di decoro in cui le gondole diventano astronavi.
Sono stati introdotti cuscini dai disegni moderni e rivestimenti in pelle per i divani ora appoggiati su piedistalli in pietra; inoltre vecchie foto di famiglia sono state incastonate nelle cornici degli specchi dei fratelli Barbini (autori della sala degli specchi di Versailles), mentre collane in vetro di Murano decorano le aplique.
Il grande lampadario Rezzonico in vetro di Murano anni ’30, anch’esso restaurato, appare simile ma con dettagli di vetro colorato d’ispirazione surrealista. Strane creature con le ali sono posate sui portali, a ricreare una dimensione onirica fuori dal tempo, in cui la fauna sembra obbedire al richiamo del leone di San Marco. La vera e propria realizzazione dei sogni creati dalla mente di Starck resi vivi e visibili dagli artigiani veneziani.
Tutte le operazioni di restauro sono avvenute sotto la supervisione della soprintendenza, anche se il vero vincolo di Venezia è l’acqua: le maree gestiscono il ritmo della città. Proprio per questo motivo, anziché lottare contro la natura, il designer francese ha deciso di inserire in tutti gli elementi a contatto con il pavimento del piano terra, materiali su cui l’acqua potesse lasciare il segno come ad esempio l’ottone naturale. Ossidandosi cambierà colore in relazione ai livelli raggiunti dalle maree divenendo testimone della vita veneziana. Importante focus del progetto era rendere evidenti i segni del fenomeno delle maree in quanto il locale è sempre stato oggetto di queste trovandosi nel punto più basso della piazza.
Con questa ristrutturazione si è cercato di dare al locale il suo splendore originale attraverso una rilettura moderna degna di una cucina italiana famosa su scala mondiale.
Foto credits, thanks to Sara Magon.
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Che restauro impressionante! Non ho mai avuto la fortuna di mangiare in questo ristorante ma ora sono di certo curioso di assaggiare la vostra cucina oltre che, ovviamente, venire ad ammirare questo nuovo “look”! Trovo davvero sorprendente la scelta dei materiali. Di certo è un’idea curiosa ed innovativa
Vale la pena un sopralluogo!