Ci sono persone che scopri per caso, e che nonostante vivano dalla parte del mondo opposta a dove ti trovi tu, condividono le tue idee e i tuoi pensieri innovativi e creativi. E’ stato quello che ho capito conoscendo Simony Silva, un’architetto di origini brasiliane che vive negli Stati Uniti da molto tempo e che lavora come Interior Designer. La nostra sinergia nasce dalla passione che ci accomuna per i viaggi e dal desiderio di introdurre nei progetti elementi che derivano da determinate zone del mondo che abbiamo avuto modo di visitare nei nostri viaggi. Ecco una Traveler Designer dinamica ed eccentrica.
Parlami dei tuoi studi e come sei diventata un’interior designer.
“Sono nata a Rio de Janeiro, in Brasile, e la prima volta che sono arrivata negli Stati Uniti avevo 17 anni, come studente per uno scambio culturale; ancora non sapevo che un giorno sarei tornata a vivere qui per molto tempo. Dopo l’ultimo anno di scambio, sono tornata a Rio per studiare architettura, e dopo la laurea sono tornata negli Stati Uniti perché ho avuto contatti con uno studio di architettura che mi ha offerto uno stage. Mi sono spostata e ho avuto l’opportunità di lavorare con vari tipi di aziende: ho lavorato con imprese edili, come insegnante d’arte in un museo, nel settore grafico, con architetti, e alla fine ho deciso che la cosa migliore per me era iniziare la mia attività e progettare la vita che volevo vivere. Oggi lavoro principalmente con l’architettura d’interni, che non è solo l’interior design, ma è anche la decorazione, le pareti, le strutture, le finiture… Posso sviluppare planimetrie, selezionare materiali e gestire un cantiere durante la ristrutturazione di una casa. È un tipo di lavoro molto impegnativo, in cui bisogna avere l’attenzione accesa ogni minuto, dobbiamo avere una buona esperienza per sapere cosa funziona e cosa no. È impegnativo, ma adoro ogni minuto!”
Come i tuoi viaggi influenzano le tue scelte nell’ambito dell’Interior Design?
“Viaggiare è la mia altra passione e la uso per ispirarmi con nuove idee. Quando visito un nuovo mondo e una nuova cultura, presto sempre attenzione a come le persone costruiscono i loro edifici e le loro case. Imparo nuove estetiche, nuovi colori, nuove trame, nuove proporzioni, imparo a pensare fuori dagli schemi. Il mondo intero è pieno di grandi idee sul design e sull’arte, perché dovremmo semplicemente ripetere ciò che vediamo intorno a noi? Perché non dovremmo provare ad incorporare nuovi tipi di bellezza nella nostra vita quotidiana? Ecco cosa porto ai miei clienti, idee fresche che raccolgo dai miei viaggi.
Ogni anno pianifico da 6 a 8 viaggi in tutto il mondo. Vorrei viaggiare di più, ma non posso dimenticarmi del tempo che devo dedicare ai miei progetti. Quando viaggio pubblico sui social media tutta la mia esperienza, mi piace portare gli spettatori con me e farli diventare parte di tutto questo. Allo stesso modo con il mio lavoro, condivido costantemente passo dopo passo le costruzioni e le ristrutturazioni; penso che alle persone piaccia imparare a progettare e costruire una casa anche se non ne stanno pianificando una.”
Che tipo di clientela ti si propone?
“La mia clientela è molto selezionata: conosce il valore del mio lavoro, il che significa che ottengono da me più di quello che è il costo per i miei servizi. Sono persone che hanno seguito il mio lavoro su Facebook, o persone che sono state influenzate da clienti del passato, sono persone che hanno sentito grandi cose su di me. Non devo inseguirli, mi trovano loro.”
Come sviluppi un progetto di Interior Design?
“Per prima cosa parto dalla planimetria e disegno il layout in base all’ergonomia, alla funzionalità degli spazi; deve essere molto funzionale prima che esteticamente piacevole. Una volta completata questa parte, devo davvero pensare al cliente. Faccio attenzione a quello che vogliono, come vivono la loro vita familiare, come sfruttano la casa; faccio anche attenzione a ciò che la loro anima mi sta dicendo. Posso leggerli, catturare ciò che amano e ciò di cui hanno bisogno. Poi l’ispirazione entra in azione: comincio a pensare ad elementi di design che renderebbero lo spazio unico e bello. Credo che tutti meritino un bello spazio per vivere e lavorare, un posto che li aiuterà a crescere, essere felici, sentirsi al sicuro, sentirsi rilassati o energizzati in base alle loro esigenze. Credo davvero che, come designer, abbiamo il potere di migliorare la vita delle persone, sia fisicamente che spiritualmente.”
Come includi gli elementi di un viaggio nei tuoi progetti?
“Incorporo elementi di viaggio nel mio design e lascio che quegli elementi si presentino spontaneamente. Per alcuni clienti potrebbe essere una piastrella interessante che ho visto in Francia, oppure potrebbe essere una finestra usata in un bar in Inghilterra, o un soffitto di legno che ho visto da qualche parte in Messico, una lampada che ho trovato in Brasile. Chissà?! So solo che più vedo il mondo, più sono felice. Più felice sarò, più creativa sarò; quindi alla fine è questo che rende il mio design diverso ed è ciò che le persone vogliono quando assumono un professionista. Vogliono che la loro casa sia meravigliosa!”
Che tipo di stile ti definisce maggiormente?
“Quello che chiamo “Modern Rustic“, che ha spazi aperti dove Living Room e Kitchen sono integrati e l’intero spazio funziona come un’area d’intrattenimento. La cucina è molto funzionale e moderna, ma ha ancora un aspetto rustico grazie ai materiali in legno, porte da stalla per la dispensa, ripiani a bordo vivo sul muro, le finiture in bronzo scuro sui rubinetti e sui paralumi. L’ispirazione per questo stile proviene da luoghi in cui ho vissuto o viaggiato, molto probabilmente dalle case coloniche che ho visto in America Latina dove si fa uso di travi rustiche e ferro grezzo. Ho anche un legame molto forte con le piastrelle e le trovo un ottimo modo per esprimere lo stile delle case. Sono i dettagli che danno vita a un buon progetto!”
Potete scoprire di più sulla sua pagina Facebook.
LEGGI ANCHE Casa del vulcano, la relazione tra natura e architettura.