Nata nel 1895, come società culturale, con lo scopo di stimolare l’attività artistica e il mercato dell’arte nella città di Venezia, la Biennale d’arte ha oggi lo scopo di promuovere le nuove tendenze artistiche e l’arte contemporanea. Il nome deriva dalla cadenza con la quale si svolge l’evento, nonostante il significato del termine oggi indichi più genericamente un grande evento internazionale.
![Venezia](https://i1.wp.com/travelerdesigner.com/wp-content/uploads/2018/03/waters-3096660_1280.jpg?resize=950%2C633)
La Rassegna Internazionale d’arte contemporanea 2018, che avrà come curatrici Yvonne Farrell e Shelley McNamara, si terrà dal 26 Maggio al 25 Novembre ai Giardini e all’Arsenale nella città di Venezia. La sedicesima mostra internazionale di architettura sarà inoltre presieduta da Paolo Baratta e porta come titolo FREESPACE, il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità dello spazio. Saranno esposte o proposte opere che esemplificano la qualità dell’architettura: modulazione, materiali, disposizione, che rivelano la potenzialità e la bellezza insite nell’architettura. “L’obiettivo di promuovere il desiderio di architettura – ha dichiarato il presidente Baratta – pone al centro dell’attenzione lo spazio libero e gratuito. Ma space, freespace, public space, possono anche rivelare la presenza o l’assenza in genere dell’architettura, se intendiamo come architettura il pensiero applicato allo spazio nel quale viviamo.”
![Arsenale, Venezia](https://i0.wp.com/travelerdesigner.com/wp-content/uploads/2018/03/arsenale-2521555_1280.jpg?resize=950%2C629)
Yvonne Farrell nasce nel 1951 ed è un architetto irlandese laureatasi all’University College di Dublino e cofondatrice assieme a Shelly McNamara del Grafton Architects di Dublino. Entrambe insegnano dal 1976 all’University College di Dublino e nel 2002 hanno rappresentato l’Irlanda proprio alla Biennale di Venezia. Insieme hanno progettato edifici governativi e partecipato alla riqualificazione del Temple Bar. Nel 2002 hanno vinto il concorso per l’estensione dell’Università Bocconi inaugurata nel 2008, e fino ad ora hanno ricevuto numerosi premi internazionali. Le caratteristiche distintive dei loro lavori, che intendono convertire un’idea o un desiderio in una realtà materiale, sono i materiali, che offrono un ottimo punto di partenza, anche se parte del progetto non dipende dal disegno, ma dal potenziale emotivo.
![Bocconi, Milano](https://i2.wp.com/travelerdesigner.com/wp-content/uploads/2018/03/Schermata-2018-03-14-alle-11.37.30.png?resize=950%2C631)
Saranno 71 i partecipanti nella zona dell’Arsenale, oltre a 16 partecipanti per Close Encounter, meeting with remarkable project (lavori che nascono sulle riflessioni di progetti noti del passato), e 12 partecipanti The practice of teaching (lavori sviluppati nell’ambito dell’insegnamento).
Il manifesto ha dato ottimi risultati, tanto che le curatrici hanno dichiarato: “Volevamo scovare nuovi modi di utilizzare le parole di ogni giorno, che potessero in qualche modo portarci tutti a ripensare il contributo oggettivo che noi, come professionisti, possiamo fornire all’umanità… La nostra speranza è che la parola FREESPACE ci permetta di sondare le aspirazioni, le ambizioni e la generosità dell’architettura.”
Qui tutte le date degli eventi.