Biennale 2018, dove, quando e perché

Shelley McNamara, Yvonne Farrell, Paolo Baratta

Nata nel 1895, come società culturale, con lo scopo di stimolare l’attività artistica e il mercato dell’arte nella città di Venezia, la Biennale d’arte ha oggi lo scopo di promuovere le nuove tendenze artistiche e l’arte contemporanea. Il nome deriva dalla cadenza con la quale si svolge l’evento, nonostante il significato del termine oggi indichi più genericamente un grande evento internazionale.

Venezia
Venezia

La Rassegna Internazionale d’arte contemporanea 2018, che avrà come curatrici Yvonne Farrell e Shelley McNamara, si terrà dal 26 Maggio al 25 Novembre ai Giardini e all’Arsenale nella città di Venezia. La sedicesima mostra internazionale di architettura sarà inoltre presieduta da Paolo Baratta e porta come titolo FREESPACE, il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità dello spazio. Saranno esposte o proposte opere che esemplificano la qualità dell’architettura: modulazione, materiali, disposizione, che rivelano la potenzialità e la bellezza insite nell’architettura. “L’obiettivo di promuovere il desiderio di architettura – ha dichiarato il presidente Baratta – pone al centro dell’attenzione lo spazio libero e gratuito. Ma space, freespace, public space, possono anche rivelare la presenza o l’assenza in genere dell’architettura, se intendiamo come architettura il pensiero applicato allo spazio nel quale viviamo.”

Arsenale, Venezia
Arsenale, Venezia

Yvonne Farrell nasce nel 1951 ed è un architetto irlandese laureatasi all’University College di Dublino e cofondatrice assieme a Shelly McNamara del Grafton Architects di Dublino. Entrambe insegnano dal 1976 all’University College di Dublino e nel 2002 hanno rappresentato l’Irlanda proprio alla Biennale di Venezia. Insieme hanno progettato edifici governativi e partecipato alla riqualificazione del Temple Bar. Nel 2002 hanno vinto il concorso per l’estensione dell’Università Bocconi inaugurata nel 2008, e fino ad ora hanno ricevuto numerosi premi internazionali. Le caratteristiche distintive dei loro lavori, che intendono convertire un’idea o un desiderio in una realtà materiale, sono i materiali, che offrono un ottimo punto di partenza, anche se parte del progetto non dipende dal disegno, ma dal potenziale emotivo.

Bocconi, Milano
Bocconi, Milano

Saranno 71 i partecipanti nella zona dell’Arsenale, oltre a 16 partecipanti per Close Encounter, meeting with remarkable project (lavori che nascono sulle riflessioni di progetti noti del passato), e 12 partecipanti The practice of teaching (lavori sviluppati nell’ambito dell’insegnamento).

Il manifesto ha dato ottimi risultati, tanto che le curatrici hanno dichiarato: “Volevamo scovare nuovi modi di utilizzare le parole di ogni giorno, che potessero in qualche modo portarci tutti a ripensare il contributo oggettivo che noi, come professionisti, possiamo fornire all’umanità… La nostra speranza è che la parola FREESPACE ci permetta di sondare le aspirazioni, le ambizioni e la generosità dell’architettura.”

Qui tutte le date degli eventi.

Posted by

Interior Designer, Operatrice del Turismo Culturale, Artista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.