Giorno 7: quando comprendi che dietro l’angolo è tutta un’altra città!

Il mattino ha l’oro in bocca, e noi all’alba siamo usciti con un vento che sembrava di stare a Trieste, per andare a Wall Street. In realtà a vedere il Toro c’eravamo già andati, ma col buio, quindi dovevamo fotografarlo alla luce.

Colazione in un locale tipico americano (George’s) e poi direzione City Hall e Municipal Building.

Passando per la Federal Plaza ci siamo diretti a China Town e dopo aver percorso qualche strada, ci siamo diretti al Mahayana Buddhist Temple: il tempio Buddista con il Buddha più grande della città.

La giornata è proseguita con la passeggiata a Little Italy dove i ristoranti italiani si mescolano ai negozi cinesi.

A seguire Lower Manhattan, Nolita e Soho; Lower east side, Noho e GreenwichVillage. La sensazione che produce camminare per questi quartieri è incredibile: arrivi all’angolo della strada e il paesaggio che ti si propone è completamente diverso da quello che ti aspettavi. Ogni blocco è un mondo diverso, con palazzo diverso, persone diverse, profumi diversi e luci diverse. Ma è una di quelle emozioni che comprendi solo vivendola.

Da lì ci siamo diretti a Washington Square Park e ci siamo fermati a pranzo in un ristorante Giapponese dove il riscaldamento non era compreso nel prezzo, ma i noodle erano eccezionali.

Dopo un piccolo intervallo per un appuntamento con una persona di cui vi parlerò su Traveler Designer, ci siamo recati al Gansevoort Rooftop. Da questo tetto con piscina, la vista è incantevole soprattutto al tramonto, mentre la sera è un locale di tendenza.

Per concludere il tour del giorno abbiamo percorso la High Line, la linea ferroviaria sopraelevata andata in disuso che è stata trasformata in una zona verde nel cuore di Chelsea.

Per la cena abbiamo optato per un ristorante Koreano, per poi arrivare a Time Square che rimane sempre un posto incredibile, dove si viene catturati da migliaia di luci e colori. Qui si ha la sensazione di essere in un film!

E per concludere un altro rooftop, il St. Cloud: locale triste, almeno nel periodo invernale, ma con vista sull’Empire da lasciare senza fiato.

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