L’isola di Holbox, non è posto per tutti. È un luogo non ancora colpito dal turismo di massa e questo fa sì che la maggior parte dell’isola sia nelle condizioni più trasandate che la vostra mente possa immaginare.
Ma partiamo dal principio. Se vi troverete mai a soggiornare a Holbox, quello che vi capiterà di vedere inizialmente saranno gli alberghi situati, per la maggior parte, sulla spiaggia. Le strutture sono molto simili e costituite da muri di cemento, ricoperti di calce bianca, con travature in legno e la copertura di foglie di palma.
Uscendo dal vostro albergo, e dirigendovi verso il centro, attraverserete strade di sabbia, che spesso sono coperte d’acqua a causa dell’assenza di fognature. Se piove, infatti, l’acqua ristagna sulla strada per giorni interi.
Le strade sono inoltre molto disordinate e colme di foglie e piante oltre che di materiale edile; l’isola è in continuo mutamento e l’età degli operai si aggira attorno ai 14 anni.
Ma la caratteristica di Holbox sono le pareti delle case dipinte con meravigliosi murales colorati che raffigurano volti o animali astratti. Si tratta di abitazioni a uno o due piani che per la maggior parte terminano con il solaio, e che sulle pareti prospicienti la strada, sono stati ricoperti di colori. Uno dei murales più celebri è “El sombrero estelar”.