Se avete voglia di visitare Barcellona vi consiglio di farlo con un’ottica architettonica, puntando tutto sulle opere di maggior rilievo di un personaggio eclettico e stravagante quale Antoni Gaudí. Massimo esponente del modernismo catalano, fu anche il primo a reinterpretarlo in una versione personale ispirata alla natura, che lo portó a divenire un anticipatore del surrealismo e dell’espressionismo.
Partiamo dal palazzo della Pedrera, ovvero Casa Milà (1906-1912). La visita comincia dall’alto: l’impatto con la terrazza vi darà subito l’idea del carattere anticonformista dell’artista che con le sue forme stravaganti voleva decorare i tetti di Barcellona abolendo i soliti elementi di metallo che a suo modo, deturpavano e deturpano la vista. Ricrea per questo dei comignoli che assumo le forme di elmi, alcuni addirittura ricoperti di fondi di bottiglia. Forme morbide, dal profilo sinuoso, si alzano sulla terrazza, amalgamandosi al ritmo della facciata principale. Sorprendente sarà poi attraversare il sottotetto composto da centinaia di archi che avevano come ispirazione la colonna vertebrale dei serpenti.
La seconda destinazione é Casa Batlló, dichiarata patrimonio dell’unesco nel 2005. Qui avrete l’opportunità di entrare in un mondo surreale fatto di tegole di ceramica che assomigliano a squame di rettile, balconcini a forma di mandibole, e un rivestimento di piastrelle azzurre come il mare. Ogni riferimento è alla natura, compresa la sala principale, che come un enorme oblò si affaccia sulla Passeig de Grácia e permetteva alla famiglia Batlló di guardare all’esterno, ma anche di essere guardati.
Recatevi poi a Palau Güell, uno dei primi esempi di architettura gotica, rivisitata in chiave modernista. Il problema con cui dovette confrontarsi Gaudì fu lo spazio ristretto in cui sorgeva il palazzo che ristrutturò, tanto che alcune delle stanze principali si sviluppano su più piani.
Addentratevi ora nella vita di Gaudì visitando Parc Güell, e la casa in cui visse l’artista per una ventina d’anni. Qui avrete modo di comprendere come la moltitudine di colori, decori, e materiali utilizzati per la costruzione di questa che doveva divenire una zona residenziale, cozzasse con l’abitazione in cui lo stesso artista viveva. La semplicità degli arredi e la presenza costante di elementi religiosi, ci indirizza nella comprensione di un profondo legame con la religione dell’artista. Il Parco, nato come urbanizzazione per famiglie benestanti, aveva una posizione insuperabile che permetta la vista sul mare, sulla pianura di Barcellona, e sull’ultima grande impresa del nostro architetto.
La Sagrada Familia, patrimonio dell’Unesco, è un’opera spettacolare e dalle dimensioni inimmaginabili, ancora in costruzione dopo oltre un secolo dalla posa della prima pietra. Nell’entravi avrete la sensazione di passeggiare all’interno di una foresta, dagli alberi altissimi e dai colori più disparati: le vetrate riflettono infatti la luce sulle colonne portanti creando giochi di colore che lasciano senza fiato.
In ognuna di queste visite, potrete scoprire che l’interesse di questo artista andava in profondità, studiando l’aspetto ergonomico delle sedute e delle maniglie, oltre a comprendere il modo singolare con cui progettò alcune delle sue opere.
L’ha ribloggato su Titolo sito.