Chetumal: Maya, pirati e influenza caraibica

Chetumal, capitale del Quintana Roo, sorge sul lato occidentale dell’omonima baia, in prossimità della foce del Rio Hondo, che mette in comunicazione l’abitato con la parte settentrionale del Mar dei Caraibi.


Viene considerata la porta del Messico, a due passi dal Belize, e con un centro portuale indispensabile per le attività commerciali. Cittadina tranquilla, con un meraviglioso viale da percorrere a piedi o in bicicletta, offre paesaggi molto diversi tra loro. 

La fondazione della città risale al 1898, quando il villaggio si chiamava Payo Obispo, e solo nel 1936 gli venne cambiato definitivamente il nome in Chetumal, dando il via allo sviluppo economico della città. 

La prima cosa da fare è senza dubbio, visitare il Museo della Cultura Maya, dove si ha la possibilità di apprendere la cultura Maya in ogni sua sfaccettatura. L’esposizione è molto suggestiva, addobbata con piante tipiche della giugla messicana, e disposta su quattro livelli. 

Il percorso inizia con una serie di illustrazioni sul metodo di allungamento delle teste dei bambini Maya, e un’esposizione di statuette ritrovate nei vari siti archeologici della zona.

Si passa poi ad una serie di plastici che mostrano come erano le città Maya nei periodi della loro maggior fioritura. Un ottimo metodo per comprendere al meglio i siti che abbiamo visitato durante il nostro viaggio. 
Si prosegue poi con la splendida rappresentazione del mondo dopo la morte per i tre piani successivi. 


Interessanti sono anche gli schermi interattivi per apprendere il sistema matematico e alfabetico.

Uscendo dal museo, mantenendo la destra sul viale principale, si arriva alla Scuola delle Belle Arti, dove ha sede il Museo della Città. Anche qui l’esposizione è veramente molto curata e all’interno troverete la storia della città di Chetumal dalle origini Maya, alla vita piratesca, fino alla conquista spagnola e all’influenza caraibica dei primi anni del 1900.


Degna di nota è l’esposizione che racconta tutti i tipi di legno che si trovano in questa zona, e il loro utilizzo; come anche la ricostruzione di una casa tipica caraibica. Scendendo dal viale principale, Avenida de Los Heroes, in direzione del mare, si trovano alcuni degli edifici amministrativi più importanti della città. 


In prossimità del porto ci si imbatte nel monumento della Bandiera, ovvero il grande obelisco, il monumento a Lazaro Cardenas, il monumento a Gonzalo Guerrero, e il monumento del Pescatore.

Camminando lungo le strade della città si viene sorpresi da case di architettura tipica caraibica che si mescolano con l’edilizia più moderna dei palazzi pubblici. 

È una cittadina tranquilla e piacevole, ma non esiste un vero e proprio centro per le informazioni turistiche. Negli alberghi si trova la pubblicità di una agenzia turistica che organizza tour nei siti archeologici vicini, ma soprattutto l’escursione a Calakmul, che scoperto una decina di anni fa, ora viene pubblicizzato moltissimo. 
Il mio consiglio è quello di visitare la città se vi troverete a passare di qui, ma non fate affidamento a quello che possono raccontarvi al chiostro della stazione dei bus o nel vostro albergo: purtroppo capita che sappiano meno di voi! E attenzione!!! I musei il lunedì sono chiusi tutto il giorno!!

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