Buon giorno tutti!
Visto che oggi è domenica abbiamo pensato di fare una bella una bella passeggiata nella foresta. Ci siamo svegliati presto come al solito, e siccome ieri non abbiamo comprato niente per fare colazione, decidiamo di andare in centro. Alle 8.00 è ancora tutto chiuso: l’unico locale aperto è in una zona turistica e ce ne accorgiamo subito dal prezzo di 2 caffè americani e una fetta di torta alla banana: 6$.
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Il programma di oggi prevede: al mattino trekking al Pipeline; al pomeriggio trekking al The Lost 3 Waterfalls.
Quindi finito la colazione ci dirigiamo verso il primo percorso, ma naturalmente il navigatore mi fa fare un’altra strada e ci siamo persi! Bisogna tornare indietro😡: come gps utilizziamo here we go, un navigatore offline non del tutto affidabile in montagna ma valido per i lunghi tragitti da una città all’altra.
Una volta trovata la direzione corretta abbiamo una mezz’oretta di strada.
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L’entrata costa 5$ a testa e il percorso è lungo circa 6 km (all’andata e 6 al ritorno) si raggiunge un’altitudine di circa 1800 mt .
Siamo nella foresta nebulosa: habitat di 150 specie di uccelli, scimmie urlatrici, ma soprattutto del Quetzal uccello leggendario venerato dai Maya e dagli Aztechi, considerato simbolo di libertà.
Il percorso non è assolutamente impegnativo: tra andata e ritorno si impiegano circa 3 ore e mezza, anche perché si sta tutto il tempo col naso all’insù per cercare qualcosa tra gli alberi. Dulcis in fundo, vediamo una lunga coda verde smeraldo penzolare da un ramo: non possiamo credere ai nostri occhi, il Quetzal è a pochi metri, e riusciamo pure a fare qualche scatto.
Come è apparso se ne vola via, e ancora increduli ci dirigiamo verso l’auto per la seconda tappa.
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Qui l’entrata costa 8$ a persona ed il percorso è molto più faticoso, ma soprattutto a complicare la situazione è il fango che rende scivolosissimo tutto il cammino.
Lungo il tragitto di circa 1 ora e mezza tra andata e ritorno è possibile vedere 3 cascate (solo 2 di queste balneabili, per chi ha coraggio di entrare nell’acqua ghiacciata).
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Stremati dall’intensa giornata, torniamo in ostello dove ci laviamo ed usciamo per cenare in una bancarella di streetfood.
E con questo la giornata è giunta al termine.
A domani per un altra avventura….