Cusco

In questa giornata senza viaggi ne escursioni ci siamo dedicati alla città di Cusco: una bella città del Sud America abbastanza coloniale, fondata sui resti della vecchia capitale Inca.

Verso metà mattina ci siamo diretti alla Cattedrale. Con un unico biglietto é possibile visitare anche la Templo de Triunfo e la Templo de la Sagrada Familia. Incredibile come sia possibile che sulla stessa Plaza de Armas ci siano tre chiese comunicanti!

A dire la verità ce n’é un’altra che si affaccia sulla stessa piazza, la Iglesia de la Compañía. In tutte queste chiese colpisce la quantità di oro e argento che é stato impiegato per decorare gli altari. Nella Cattedrale è possibile ammirare anche il crocefisso del Cristo dei terremoti che con la fuliggine delle candele ha cambiato colore e appare ora scuro di pelle. Ma anche l’ultima cena in cui Giuda è stato dipinto in modo da assomigliare molto a Pizarro. Importante è anche il dipinto nel quale la città di Cusco viene devastata dal terremoto del 1650 e la popolazione marcia per la città portando alto il crocefisso.

Svoltando su Plaza de Armas ci siamo spostati alla chiesa e al quartiere di San Blas percorrendo una serie di vie molto ripide che culminano con la piazza. Le vie anche se percorribili con le auto ad una sola corsia sono strette e colme di negozietti. Qui è possibile vedere per strada le donne filare o sentire musicisti suonare, è infatti uno dei quartieri più giovani e movimentati ed è ricco anche di locali.

Infatti per pranzo ci siamo concessi un hamburger da Eusebio & Manolo, un locale piccolissimo, ma con dei panini da leccarsi i baffi! (Potrebbe aver superato il tanto acclamato Hamburgher di Palenque)

Nel pomeriggio ci siamo recati al Museo Inca che ci ha colpito per la grandezza degli spazi e i reperti di valore: un percorso storico che comincia molto prima del popolo Inca e che scorre fino al periodo dei Conquistadores spagnoli. Inoltre avevamo letto sulla National Grographics che all’entrata del museo c’è una colonna che da un lato si mostra come il corpo di una donna nuda e dall’altro come un uomo barbuto, e l’abbiamo cercata fino a scoprire che si trovava fuori dal palazzo nel terrazzo all’angolo.

Da qui siamo ritornati a Plaza de Armas che con il sole appena uscito dalle nuvole aveva acquistato un sapore ancora più fatato, per dopo dirigerci verso la Chiesa di San Francesco passando per Plaza El Regocijo.

Volevamo raggiungere il mercato, ma in realtà abbiamo optato per ritornare in albergo a riposare un’ora prima della cena, anche in vista dell’escursione di domani sulle montagne arcobaleno.

Per concludere la giornata, cena con spettacolo in uno dei ristoranti che si affacciano sulla piazza. Cena a buffet ottima, ed un gruppo di quattro musicisti che intrattenevano con musiche peruviane alternate a quattro giovani ragazzi che ballano danze tipiche peruviane. Molto carino.

Anche se lo spettacolo è continuato fuori nella piazza, dove la banda suonava e persone ballavano lungo la strada; il tutto condito da fuochi d’artificio.

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