Girando l’angolo del nostro albergo è possibile vedere, soprattutto in questi giorni di grande affluenza, la fila delle persone che stanno per prendere il traghetto e andare a vedere la Statua della Libertà. Siccome le temperature sono polari e nessuno di noi aveva voglia di diventare un pezzetto di ghiaccio, abbiamo optato per una sveglia all’alba e una partenza alle 7.30.
Colazione da Danky Donuts con ciambella nella mano destra e caffè americano nella sinistra, e via.
I biglietti li abbiamo comprati on Line e così facendo si evita una fila, ovvero quella all’interno di Castel Clinton per acquistarli.
Nel giro di 15 minuti siamo entrati a fare i controlli e ci siamo imbarcati, ma dietro di noi si è creata una fila di almeno 500metri.
Il battello offre la possibilità di fare delle foto stupende sullo skyline di Manhattan e ti porta sull’isolotto in cui è collocata la Statua della Libertà. La prima impressione è che sia più piccola di quello che ci si aspettava, ma l’audio guida compresa nel biglietto, racconta tanti particolari che non si conoscono solitamente sulla Grande Signora.
Si sale di nuovo sul battello e ci si dirige verso Ellis Island, ovvero l’isola di smistamento degli immigrati che arrivarono in America fino agli anni ’70. Un luogo colmo di emozioni che attraverso i racconti della guida e le fotografie ritrovate, spiegano molto bene quale fosse l’angoscia e la paura di chi cominciava una nuova vita in un posto nuovo.
Finito il tour abbiamo percorso l’East River Greenway per arrivare fino a Pier 17, dove ci siamo fermati per una pausa pranzo eccellente. Mezzo galletto al limone e una cheese cake da Industrail Kitchen , al molo 15.
Visto e considerato che il tempo era buono, ci siamo diretti al Brooklyn Bridge quando erano circa le tre del pomeriggio. Tenendo presente che in questo periodo dell’anno alle 5.00 è già buio, abbiamo attraversato il ponte mentre il sole cominciava a scendere.
Appena arrivati a Brooklyn ci siamo diretti all’incrocio tra la Washington st e Water st dove il Manhattan Bridge incornicia perfettamente l’Empire State Building, tanto da essere scelta come location per il film C’era una volta in America di Sergio Leone.
Passeggiando sulla sinistra si arriva a Dumbo, il quartiere in cui si ha la vista migliore sul ponte di Brooklyn e dove si trova anche il Carosel, ovvero la giostra con i cavalli, simbolo di questa parte di New York.
Proseguendo sempre sulla sinistra si arriva a Pier 1 dove è obbligatorio scattare una foto allo skylin!
Abbiamo poi ripreso il ponte per vedere i palazzi dipinti di rosa mentre il sole calava, è giunti a City Hall ci siamo diretti al nostro albergo.